04/05/10

Puzzle

04/05/10
Cadendo capisco
carpisco l'essenza dell'aria
l'assenza di peso nel vuoto.

Nel volo sfumato misuro a bracciate
nuotate scoordinate
nel mare d'un tempo
passato a toccare materia che non so per quale motivo non si solidifica attorno al mio corpo.
Un giorno un puzzule Van Gogh che incompleto cade e sparge le tessere sul pavimento buio non è vaticino o chissà nemmeno il destino se non ci sai credere.
Quel giorno non era lontano se guardo all'insù
se tendo la mano le posso toccare
le tessere
elettorali piene di timbi scoloriti come i passaporti e le dogane che ho passato per arrivare fin qui attraverso la sabbia che scivola e pizzica e non solidifica se non nell'istante d'un incontro fortuito e poi torna a volare lontano è quel grano di polvere ripassato di qui ieri, una vita fa.

C'è un semaforo verde, signora che fa? Aspetto il colore che mi piace.