20/05/10

Solitario naufragio notturno

20/05/10
La finestra è aperta alle mie spalle
per fumare
il ricciolo d'aria che entra
(ritenta sarai più sfortunato) e la cartina
è troppo confusa per essere chiusa
la strada
non c'è il navigatore sicuro in acque scolpite
scolorite
le vele ammainate
mai nata quassù tra le vedette la speranza d'un urlo:
terra.
Tutto è diverso da cosa
non so. Il mare nel ricciolo d'aria fumosa spumosa è l'odore che fa
rotolandosi in fondo ai polmoni ricondizionati e venduti a metà
dello sforzo annaspo.
Mi sveglio con la bocca impastata e
the times they are a'changin che gira e gira in loop.
Mi sono tuffato quaggiù
dal Titanic post-moderno
mentre ballano e ballano al ritmo d'orchestra che non so seguire
"che importa se non sai ballare"
"che importa se sai affondare" mi dicono.
Non voglio arrivare
è tutto qua:
nel mare. Non sento le note non posso ballare.
Se nuoto
mentre nuoto mi sento
ammutinato nel buio.
Mi sento.
La mia mano esiste soltanto
se sta nella tua.