24/10/09

Disvolere

24/10/09
Volevo scrivere un racconto, sulle ciminiere che fumano traverso la luna, nelle notti estive, afose, rugiadose.
Volevo raccontare l'evoluzione delle mie rughe, la caduta dei capelli, la cenere che brucia a pochi metri dal mio naso troppo lungo ed ammaccato.
Volevo anche rievocare qualche momento indimeticabile di un passato recente, antecedente, il ricordo di un odore decadente che vibra nello spazio tra il cruscotto ed il sedile reclinato di una vecchia Y10 ormai demolita. Di viaggi come parentesi, come cuccie, come bunker. Di candele che bruciano lentamente nel vento di una sagra settembrina.
Volevo cercare di spiegarvi, di spiegarmi, cosa vuol dire a sedicianni ritrovarsi ad ascoltare i discorsi fumosi dei vecchi che giocano a biliardo, la mattina, in una Società di Mutuo Soccorso a pochi passi dalla stazione, nella luce incerta dei neon, nell'aria densa e lenta del tempo espanso, mentre fuori piove, mentre il professore fa lezione, mentre dovresti essere là ed invece sei dove non dovresti, dove nessuno sa, a perdere tempo senza sprecarlo, là, a giocare a biliardo o a leggere i nomi delle barche passeggiando nel sole dei pontili galleggianti sulle acque maleodoranti tanto amate dai cefali e dai topi e dagli animali nascosti al tempo e agli uomini come te, in quei momenti.
Volevo queste ed altre cose. Ma la birra calda non mi piace, il frigo s'è rotto ed io devo berla, adesso.