29/10/09

Tempo di caduta

29/10/09
L'arrendersi dell'arreso
scrostante vernice murale lo schianto del chiodo la calce il cemento
se
ti fermi a guardarlo l'istante dell'attimo prima
non c'è un'avvisaglia
non c'è il tintinnio
c'è solo il silenzio profondo del mondo
è l'istante che tu infinitamente oscenamente
potresti attendere.
Non c'è una regola della certezza, un patto segreto tra te ed il mondo ed un dio che assicura l'evento probabile la legge perfetta della fisica da laboratorio lo stappo della bottiglia la caduta di un grave od un grave ferito caduto dall'alto che può, potrebbe, scampare se solo ci fosse il coraggio di ammettere che quello che è può non essere. E tu ed io anche noi che non siamo se non ciò che siamo.
Il tempo
incontrovertibile alfiere del senso passato dell'essere umano del fato dell'accadere
davanti a una birra e ad una zuppa cilena, sulle sponde del lago Titicaca
mi spiegarono che
non esiste.
Se non nel qualcosa che noi non possiamo sfuggire e non una goccia d'inchistro tornerà nella penna senza che il solco della biro lasci una traccia indelebile invisibile incancellabile sul foglio solcato
e solo il colore del sole di bimbo
pennarellato quassù potrebbe sembrare
il miracolo del tempo tornato medicato colorato
abbandonato.