09/10/10

Luna

09/10/10
Non pensare
sia facile per me
distrarmi e aspettare e prendere botte
e cotte
le costole rotte mi fanno affannare
è per questo che devo partire.
Affacciato al finestrino
respirare.

Scappo? Può darsi. O soltanto
è un momento che passo di qua
se pensi alle fasi lunari
ed è giusto così.
Di notte dorme la città
in attesa di albe liberatorie e rassicuranti
ingannevoli come lo speaker del mattino e gli sketch alla tivù.
Che ti importa della Luna?
T'affacci ed è lì, poi anche tu
t'acciottoli e dormi e non sai.

Uscivo dai concerti, ieri, anni, una vita fa.
Avevo fame, aspettavo e dormivo in macchina sotto una casa che non era la mia.
Poi sonnambulo vagavo per spiagge deserte. Ricordo l'odore di legna bagnata, il circo cha ha chiuso e abbandona macerie.
E dal troppo guardare la Luna, quelle notti, son diventato lei.

La Luna nascosta
rispunta
c'è un ponte di luce sul mare che puoi calpestare
gettare laggiù le cose pesanti
tornare leggero al tuo letto sognante.

Non devi pensare che questo sia triste. Fa il suo giro e t'aspetta le notti in cui sonno e sogni non bastano più, fino all'alba.