26/11/10

Pesca

26/11/10
Gli orfani navigano oceani su violini sfondati scordati spezzati
spazzati da venti autunnali che muoiono in fondo alle valli lontane.

Ci sono coloro che amano l'odio nel modo in cui i pesci abboccano all'amo
ci sono coloro che mettono l'esca e attendono la vanità che fa la sua pesca
funesta la corsa all'oro nell'ora di cena
che pena il futuro che aliena e la classe operaia che fa
quello che vede alla tele e nei varietà e che applaude il ladro e il cantante
e le ballerine che non sanno ballare.

Ci pensi se andassimo ancora a teatro? La sala nel buio imperfetto ti lascia guardare e mischi quel cocktail di porpore e miele
di attori e bandiere e nel buio t'incanti a osservare che fa la regina.
Perchè ti ha guardato?
Hai l'anima nera - ti dice - perchè non mi odiate?
Che ho fatto di male per essere amato?

Perchè il ricordo che abbiamo in comune sono gli anni in cui io passeggiavo con mamma a cercare sull'orlo del mare scrutando tra i sassi a pescare le pietre colorate.
E lì, tutto è iniziato e finito.